Giuseppe Carlucci: con le mie QuBox le aziende lasciano il segno

Giuseppe Carlucci ha da poco lanciato QuBox, un’azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di luxury gift box esperienziali. L’idea è quella di trasformare l’approccio al marketing e al customer care, offrendo esperienze uniche che aumentano la soddisfazione e l’entusiasmo dei clienti.

Abbiamo incontrato Giuseppe Carlucci e gli abbiamo rivolto alcune domande su questa sua nuova avventura imprenditoriale.

Mi dici le tue esperienze professionali e quale intuizione ti ha portato a concepire l’idea della QuBox?

Sono un piccolo imprenditore da oltre 20 anni, ho avviato attività nell’ambito della grafica, del turismo, della gastronomia e della regalistica aziendale.

Ho commesso tanti errori durante il mio percorso imprenditoriale poiché da autodidatta non ho mai avuto un mentore, provengo da una famiglia in cui mio padre è stato un operaio e mia madre casalinga. 

L’idea di QuBox nasce circa 3 anni fa, quando inseguito alla campagna natalizia in cui avevamo venduto migliaia di cesti gastronomici a decine di aziende nostre clienti, cominciamo a ricevere telefonate dai destinatari delle nostre ceste natalizie che avevano apprezzato i prodotti contenuti e volevano riacquistarli.

Alla domanda “da chi hai ricevuto il cesto?”, cosi da poter riportare il feedback al nostro cliente, puntualmente la risposta era “sinceramente non ricordo”.

Questo mi ha fatto riflettere sull’effettiva utilità di quel tipo di regalo aziendale. Dopo tutto le aziende investono sui propri clienti per migliorare la fidelizzazione, ma se i clienti nemmeno ricordano chi gli ha fatto il regalo, l’investimento è stato un flop.

Avevamo bisogno di ideare uno strumento ben più efficace, che potesse distinguersi, emozionare e restare memorabile.

È così che nasce QuBox, un regalo aziendale che è un vero e proprio strumento di marketing e customer care in grado di portare un ROI concreto e non un mero costo aziendale.

Ci puoi dare una panoramica del tuo mercato?

Le nostre gift box sono utilizzabili da tutte quelle attività che fanno marketing e vogliono elevare il loro livello di customer care. Aziende che hanno un ticket medio alto e sono in grado di sostenere un investimento per cliente non banale.

Quali sono i pro e i contro nell’ operare nel settore box regalo Consumer o Business?

Noi operiamo esclusivamente sul mercato b2b, in quanto quello che proponiamo è si un regalo ma è innanzitutto uno strumento al servizio del marketing e del customer care.

I vantaggi sono relativi al fatto che un cliente può significare 10 ma anche 1.000 gift box e soprattutto può essere un cliente ricorsivo.

Le difficoltà sono legate alla scarsa conoscenza e applicazione del marketing delle pmi italiane e di uno strumento come il nostro che negli Stati Uniti è utilizzato da 20 anni ma per il mercato italiano è una novità assoluta.

In Italia quando si parla di regali aziendali, le aziende pensano a gadget promozionali e cesti gastronomici, per lo più natalizi.

Quali sono i canali di marketing che stai utilizzando per scalare il tuo business?

Al momento stiamo attivando campagne online attraverso i social, curiamo molto il blog aziendale e attuiamo campagne offline mirate verso specifici settori.

Quali sono i problemi maggiori di fare impresa al sud?

Il sud è certamente poco stimolante per un imprenditore visionario, gli esempi a cui ispirarsi sono pochi se paragonati ad alcuni territori del nord Italia, di conseguenza non è semplice trovare aziende partner e fornitori. Il sistema di infrastrutture rende il lavoro più complesso di quanto non lo sia altrove, vi parlo di una provincia italiana non servita da ferrovie, né autostrade.

Potresti dirci 5 cose che hai imparato in questa impresa e che potrebbero essere utili a chi legge?

Nelle innovazioni, il timing è importante.
Se il tuo prodotto/servizio è “troppo” innovativo per il mercato a cui ti stai riferendo, la tua impresa potrebbe avere difficoltà poiché i clienti potrebbero non essere pronti ad un cambiamento così radicale rispetto alle loro abitudini. È molto complesso e dispendioso in termini di marketing comunicare grandi innovazioni, è più semplice fare un piccolo passo in avanti piuttosto che fare un grande salto. 

Il posizionamento è fondamentale.
Scegliere un posizionamento differenziante per la tua attività è indispensabile. Offri un valido motivo per scegliere te, qualsiasi motivo va bene ad eccezione del prezzo basso. Fai una promessa forte e comunicala incessantemente.

Parti da un problema/necessità irrisolta o mal risolta e crea una soluzione.
Non commettere l’errore di partire da un prodotto e poi cercare la platea giusta a cui proporlo, fai il contrario.

Nel 2024 non puoi avviare un’attività senza un costante investimento in marketing.
Ad oggi qualsiasi settore è saturo, qualunque cosa vendi, sei pieno di competitor, vince chi ha più possibilità di spesa per acquisire e fidelizzare i clienti.

Avere clienti soddisfatti ti espone alla concorrenza, devi ambire ad avere clienti entusiasti.
I clienti soddisfatti sono coloro che hanno ricevuto quanto si aspettavano di ricevere dal tuo prodotto/servizio, una cosa che fanno o sono in grado di fare tutti i tuoi competitor e che pertanto rende vulnerabili i tuoi clienti alle offerte che gli giungono dalla concorrenza.
Riuscire a trasformare clienti soddisfatti in entusiasti dell’esperienza vissuta con la tua impresa, li rende non solo immuni alle offerte della concorrenza, ma anche evangelisti del tuo brand. Una volta acquisito un cliente, devi proiettarlo in un mondo magico in cui il cliente ne è protagonista.

Come vedi la tua azienda da qui a 3 anni?

Puntiamo ad un ventaglio di pmi e big company che inseriscano QuBox nel customer journey, che utilizzino il nostro gifting come strumento di marketing da cui ottenere un ritorno concreto.

Intervista a cura di Giuseppe Piro