Susanne Mayr: con ABA (Austrian Business Agency) aiutiamo le aziende straniere ad espandere o avviare un’attività in Austria

In occasione della mia partecipazione a ViennaUP (manifestazione dedicata al mondo startup) ho avuto l’occasione di incontrare Susanne Mayr, Direttrice Italia e Slovenia INVEST in AUSTRIA – Austrian Business Agency. E’ stata l’occasione per realizzare questa intervista incentrata sulle opportunità, per le aziende straniere, di fare impresa in Austria.

Ci puoi dire cosa è ABA (Austrian Business Agency) e quale ruolo ricopri?

ABA – Invest in Austria è l’agenzia ufficiale del governo austriaco per la promozione degli investimenti. Il compito principale di ABA è assistere le aziende straniere che desiderano espandere o avviare un’attività in Austria, fornendo informazioni, consulenza e supporto. Come direttrice Italia, il mio ruolo è quello di facilitare l’interazione tra le imprese italiane e l’Austria, promuovendo le opportunità di investimento e fornendo assistenza personalizzata durante tutto il processo di insediamento.

Quali sono i settori più interessanti per creare un’impresa in Austria?

In Austria, un settore particolarmente interessante per avviare un’attività imprenditoriale è il settore Life Sciences con più di 900 aziende già presenti nei campi delle biotecnologie, delle tecnologie mediche e farmaceutico.

Un altro settore importante è quello delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione che rappresenta circa l’8,6% del PIL austriaco. Il settore dell’ICT, in particolare le tecnologie generiche, influisce anche sugli altri settori, aumentandone la produttività.

Un focus particolare in Austria è rivolto all’Industria 4.0, ad esempio nell’ambito delle tecnologie produttive avanzate.

Anche la ricerca sull’intelligenza artificiale ha una lunga tradizione in Austria, da non dimenticare il settore dei sistemi logici, della robotica e della guida autonoma.

Infine, anche le tecnologie ambientali rappresentano un settore molto importante, il quale spazia dalla gestione dei rifiuti e del riciclaggio alla produzione industriale e all’economia circolare.

Direttrice Italia e Slovenia INVEST in AUSTRIA – Austrian Business Agency – Foto Giuseppe Piro

Ci puoi dire l’iter che deve seguire un’impresa o un talento che vuole creare un’azienda in Austria?

La creazione di un’attività imprenditoriale è un processo che richiede una pianificazione accurata e un’attenta considerazione di vari aspetti legali, fiscali e operativi su cui ABA – Invest in Austria offre completo supporto, fornendo consulenza e assistenza personalizzata e su misura.

Si parte da uno studio di mercato, per poi redigere un primo business plan e la valutazione delle più importanti forme giuridiche, come le società di persone e le società di capitali, al fine di scegliere la forma societaria più adatta alle proprie esigenze. Dopo una consulenza legale e fiscale seguono l’apertura del conto bancario presso una banca austriaca, la costituzione e solitamente, l’iscrizione al registro delle imprese. A seconda del settore può risultare necessario richiedere licenze e permessi prima di iniziare con l’attività ed infine si può procedere con la ricerca del personale e l’assunzione di dipendenti.

Ci puoi fare degli esempi di aziende create dagli italiani in Austria?

Esempi di aziende italiane create in Austria ce ne sono molti. Attualmente ci sono circa 1.300 aziende italiane o aziende con partecipazioni italiane in Austria:

Danieli, Gnutti, Salvagnini o il Gruppo Durst dell’Alto Adige sono esempi di insediamenti storici, presenti da anni in Austria, e con una buona reputazione.

Tra le imprese di più recente costituzione posso citare Klaxon Mobility, un’azienda che sviluppa e realizza soluzioni di mobilità elettrica o Dedalus che è leader nella produzione di software per il settore health.

Altri esempi sono Sicreate (produzione di carburo di silicio) ed Elle Emme Logistica (operatore logistico).

Da menzionare sono anche le ultime costituzioni e spinoff nel settore LifeSciences di provenienza italiana come Syntropic Medical (sviluppo di metodi di trattamento non invasivi per i disturbi mentali) o Solgate (la loro missione è accelerare la scoperta di nuovi farmaci).

Quali possibilità ci sono in termini di formazione post-universitaria, di lavoro o di creazione imprese?

L’Austria offre eccellenti opportunità di formazione post-universitaria, con numerosi istituti di alto livello e programmi di ricerca avanzati.

Il mercato del lavoro austriaco è dinamico e offre molte possibilità, soprattutto nei settori high-tech, ingegneria, life sciences e servizi finanziari: ci sono molte multinazionali e Start-up soprattutto a Vienna, dove si è instaurato un fiorente ecosistema di start-up.

Nell’ambito di ricerca e sviluppo ci sono molte opportunità nelle istituzioni di ricerca, con collaborazioni internazionali e progetti innovativi.

Per chi è interessato a creare un’impresa, l’Austria offre un ambiente favorevole con vari incentivi e supporti. Da non dimenticare l’alta qualità della vita – ha un costo della vita competitivo, trasporti pubblici affidabili e dei paesaggi naturali bellissimi.

Dal tuo osservatorio privilegiato puoi dare dei consigli a dei talenti italiani che vogliono trasferirsi in Austria?

Ai talenti italiani che sono interessati a trasferirsi in Austria posso dare i seguenti consigli pratici:

  • Informarsi sulle opportunità e sul mercato: è importante conoscere le possibilità locali relative al lavoro e alla creazione di imprese. ABA – Invest in Austria può essere di supporto nell’ambito della costituzione aziendale mentre il reparto parallelo WiA – Work in Austria può assistere nella ricerca di personale qualificato con il nuovo “Talent Hub” https://www.workinaustria.com/en/
  • Networking: partecipare a eventi di networking e fiere professionali può aprire molte porte.
  • Apprendere una base di tedesco: anche se molti parlano inglese ed è sicuramente sufficiente per l’inizio, in un secondo momento conoscere il tedesco è un vantaggio significativo sia per la vita quotidiana che per le opportunità lavorative

Intervista a cura di Giuseppe Piro